Agosto 2022

di Montesquieu, by La Stampa Per ben due volte in questa legislatura Giorgia Meloni ha rivelato la propria idiosincrasia ( o il difetto di comprensione) per il nostro sistema parlamentare, nel suo profilo più penetrante, le prerogative del  dello Stato.  Tra queste, quelle relative al procedimento di formazione del governo: nel quale il garante della nostra Costituzione consulta i gruppi parlamentari (leggi

di Fabio Evangelisti Ci ho provato, nei giorni scorsi, pur sapendo quanto fosse inutile, a lanciare un appello a Letta, Calenda e Conte per un’intesa, quale che fosse, al fine di evitare che il Centrodestra possa far man bassa nei collegi uninominali proprio grazie alle divisioni dello schieramento democratico e progressista. Torno sull’argomento, a direzione del Pd ancora in corso, nella speranza

di Montesquieu, by La Stampa Poveri italiani. Popolo sovrano, per titolo direttamente costituzionale, al primo articolo. Scaraventato da una politica incosciente (non tutta, ovviamente, almeno in questo caso) a decidere in una torrida estate il proprio futuro, con elezioni complicate come mai prima. In una grottesca, paradossale inversione dei ruoli tra politica ed elettori. A questi ultimi, la ricerca delle soluzioni,

di Fabio Evangelisti! Una volta c’era il Generale Inverno, espressione che nacque quando il maresciallo Ney affermò che l'Armata di Napoleone - in occasione della campagna di Russia del 1812 - era stata sconfitta più dalla fame e dal clima che dalle armi dell'esercito zarista. Poi venne il Generale Agosto a indicare l'abitudine esclusivamente italiana delle ferie concentrate tutte in un mese.

di Fabio Evangelisti Bene! Saranno contenti i miei amici duri e puri, sia di sinistra che di centro, che nei giorni scorsi avevano voluto manifestarmi in privato quanto sui social la propria indignazione per l’insana alleanza fra il Pd e Azione di Carlo Calenda. Da oggi quel patto non esiste più! Via, stracciato in men che non si dica dallo stesso Calenda

Montesquieu by La Stampa La proposta che il segretario leghista Salvini fa alla propria coalizione, di comunicare prima del voto i nomi dei titolari di alcuni ministeri, ha un sapore istituzionale che si dissolve quasi subito.  Ricorda il vincolo addirittura legislativo voluto da Berlusconi nei suoi tempi d’oro, di inserire nella lista elettorale il nome del candidato alla guida del governo: anche

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