ANCORA SULLA CASA DI RIPOSO “Gioacchino Ascoli”

di Fabio Evangelisti

Pare che negli ultimi giorni sia stata messa una pezza nella scombinata vicenda della casa di riposo “Gioacchino Ascoli”. Pare che qualcuno (non si capisce bene chi) aprirà il portafogli e con gli spiccioli si riusciranno a pagare (in parte) gli arretrati ai dipendenti di Compass e Di Vittorio per garantire la continuità nell’assistenza agli anziani ospiti.

Tuttavia, leggere di pignoramenti, crisi, apertura del tavolo in prefettura, presidio dei lavoratori e stipendi non pagati, fa venire in mente la storia della gazzella in Africa. 

In sostanza gli amministratori comunali (e della struttura dei Quercioli) corrono di qua e di là, promettono in questa o quella sede, ma soprattutto corrono per prendere tempo in cerca di una meta. 

Scappano per mettere in salvo la propria “pelle politica” inseguiti dalle cooperative, dai lavoratori e dall’intero sistema di assistenza delle RSA che chiedono la riscossione del dovuto e garanzie per il futuro.

Dalle dichiarazioni del Sindaco si apprende che la perdita sembra essere dovuta ad una differenza tra costi e ricavi. In sostanza, per ciascun posto letto l’Ascoli incassa 106 € e ne spende 114€, ben 8 € al giorno di rimessa per ogni ospite. 

Ma come, soltanto alla scadenza del suo mandato il Sindaco si accorge che il costo del servizio di assistenza risulta così squilibrato? Lo sa che, nel frattempo, dal 2018 al 2021 il patrimonio netto della Casa di Riposo ha subito una riduzione del 50% per gran parte imputabile alle ingenti perdite gestionali?

Davvero non ha visto niente? Davvero nessuno sapeva?

Come mai in questi 5 anni, il Comune e il Sindaco non hanno esercitato alcun potere di verifica e vigilanza sull’ente? Perché hanno lasciato che il debito crescesse fino a essere ingestibile con azioni ordinarie? 

Adesso scoprono che basta ampliare i posti letto, fare la gara, risparmiare sull’IVA, investire ancora sul debito, fare altro debito e il gioco è fatto!

Un gioco facile, che sembra credibile, e piace  al punto da rassicurare tutti: Prefetto, Organizzazioni sindacali e lavoratori.

È la politica del pannicello caldo: si ‘allunga’ il debito e se ne aggiunge altro. Poi, chi vivrà vedrà! Non importa chi, quando e se sarà in grado di pagarlo quel debito. Intanto si prende tempo, poi si vedrà. 

Ma se non si interviene sulla perdita strutturale, come si può pensare di ampliare i posti letto, fare nuovi investimenti e aprire nuove linee di credito per pagare il debito?

Questi, in buona sostanza, pensano di continuare ad utilizzare le cooperative come banche, spalmando il debito nei prossimi anni accendendo un nuovo mutuo.

Sfugge che Casa Ascoli rientra a pieno titolo nel bilancio consolidato del Comune e, di conseguenza, ricade sotto il vincolo degli Enti Locali che “…possono ricorrere all’indebitamento solo per finanziare spese di investimento”.

Detto in altro modo, manca la conoscenza dei meccanismi di funzionamento e la capacità di operare nell’interesse comune. Che, in questo caso, non è soltanto garantire la migliore assistenza agli anziani, ma anche mantenere serene le famiglie degli stessi ospiti e delle lavoratrici e lavoratori.

La gestione commissariale, voluta fortemente dal Sindaco, non solo non ha risolto il problema del debito pregresso. Lo ha aggravato! Senza peraltro aver predisposto un piano di riequilibrio economico e finanziario, non ha pagato le cooperative fornitrici del servizio di assistenza agli anziani e ha ridotto il patrimonio dell’ente. Riscuotendo comunque il proprio compenso a fine mese ed elargendo generose consulenze ad personam. 

Tutto questo sotto il naso dell’Amministrazione comunale, alla quale – evidentemente – andava bene così.

Comments

  • Luigi Costa

    22 Gennaio 2023

    Fabio , perché non scrivi i nomi dei personaggi che hanno amministrato Casa Ascoli negli ultimi dieci anni e la loro appartenenza politica .

    • fabio evangelisti

      Fabio Evangelisti

      23 Gennaio 2023

      Perché sono di pubblico dominio… Infatti, caro Luigi, se leggi bene, ho scritto che gli attuali amministratori hanno AGGRAVATO la situazione non che l’hanno DETERMINATA. Grazie, un abbraccio 🤗

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