Quer pasticciaccio brutto de Casa Ascoli

di Fabio Evangelisti.

La pronuncia del TAR di Firenze, che ha bocciato l’affidamento alla Cooperativa lucchese πΏπ‘Ž π‘†π‘Žπ‘™π‘’π‘‘π‘’, rimescola le carte di Casa Ascoli e fa ripartire tutto da dove Γ¨ cominciato questo paradossale gioco dell’oca.

È infatti passato un anno e una manciata di giorni dalla prima pubblicazione del bando di πΊπ‘™π‘œπ‘π‘Žπ‘™ π‘†π‘’π‘Ÿπ‘£π‘–π‘π‘’ per la π‚πšπ¬πš 𝐝𝐒 𝐑𝐒𝐩𝐨𝐬𝐨 β€œπ†π’π¨πšπœπœπ‘π’π§π¨ π€π¬πœπ¨π₯𝐒” sulla gazzetta ufficiale.

Gli attori son sempre gli stessi, da un lato Casa Ascoli con i suoi debiti e dall’altra le π’„π’π’π’‘π’†π’“π’‚π’•π’Šπ’—π’† π‘ͺπ’π’Žπ’‘π’‚π’”π’” 𝒆 π‘«π’Š π‘½π’Šπ’•π’•π’π’“π’Šπ’ con i loro crediti. Nel mezzo storie di nonne e nonni, padri e madri ospiti della struttura e uomini, donne e famiglie dei soci e dei dipendenti che a oggi non sanno piΓΉ e non capiscono chi sia il datore di lavoro e, soprattutto, se domani gli stipendi verranno pagati, come e quando.

È del tutto evidente che una gara partita male sia arrivata in fondo ancora peggio. Stupisce come a professionisti, avvocati, consulenti, commissari, sindaco, assessori, presidente del Cda e direttore in carica, non sia mai venuto minimamente un dubbio sulla bontΓ  delle scelte fatte a livello procedurale. Attendiamo di conoscere le motivazioni del Tribunale amministrativo per comprendere al meglio come possa essersi determinato β€˜π¬π­π¨ π©πšπ¬π­π’πœπœπ’πšπœπœπ’π¨β€™.

A questo punto, la causa intentata dalle Cooperative nuove (e vecchie) aggiudicatarie dell’appalto – πΆπ‘œπ‘šπ‘π‘Žπ‘ π‘  e 𝐷𝑖 π‘‰π‘–π‘‘π‘‘π‘œπ‘Ÿπ‘–π‘œ – come si comporteranno con le somme per le quali hanno giΓ  fatto decreto ingiuntivo per riavere i soldi dei servizi erogati e non ancora pagati? Casa Ascoli chi e cosa pagherΓ ? I debiti vecchi o soltanto il nuovo servizio? Qualcosa di certo finirΓ  per scaricarsi sui cittadini massesi.

Tra l’altro, se la memoria non inganna, sono anche trascorsi i 45 giorni (tassativi) entro i quali l’ennesimo consulente (oltre al commissario straordinario) avrebbe dovuto dirci come si sarebbe dovuta risolvere la questione dei debiti di Casa Ascoli e Fondazione PelΓΉ. Forse, questa relazione, qualora esista e sia stata prodotta entro i termini, dovrebbe essere resa pubblica per permettere a ciascuno di noi di poterla leggere e capire come s’intenda risanare i conti.

A meno che al presidente Casotti non serva l’ennesima consulenza per decidere chi, cosa e come pagare.

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