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di Montesquieu by La Stampa I regimi democratici rifiutano i controlli del proprio stato di salute istituzionale. A promuoverli, dovrebbero provvedere i partiti, gestori delle istituzioni: ed è comprensibile che non amino farlo.  La relazione tra democrazie e dittature è sottosopra come mai era stata nei decenni del dopoguerra, senza la  rigorosa stabilità della guerra fredda; e i rapporti di forza appaiono sempre

di Montesquieu by La Stampa Di fronte alle polemiche sul ruolo del Parlamento nella “guerra” d’Ucraina, conviene partire dalle funzioni del parlamento, identiche nelle due Camere. Una “guerra” solo per i paesi dove si possono chiamare le cose con il proprio nome. La prima, paradossale distinzione tra democrazie e autocrazie, tra libertà e imposizione, avviene già sul nome delle cose, nella indifferenza di

Diciamolo: alle 20 di ieri sera, davanti alla tv, abbiamo tutti (o quasi) tirato un sospiro di sollievo… Non che la partita sia già chiusa, ma gli exit poll del primo turno delle presidenziali francesi, con Macron al 28% e la Le Pen al 23%, hanno finito per allontanare l’incubo di una destra nazionalista e filo putiniana al governo di un Paese essenziale nel processo

Zelensky , le camere e la democrazia Nessuno ha mai pensato  che ci volesse una terza aula, oltre a quelle di Senato e Camera, per le riunioni congiunte di deputati e senatori,  che devono ospitare teoricamente più di mille parlamentari. Nessuno se ne è  mai preoccupato , fino alla seduta straordinaria con il presidente ucraino ; nemmeno per l’occasione più solenne,

Le dittature possono ringraziare le debolezze delle democrazie. Se esistesse, nella macabra fantasia di qualcuno, un riconoscimento per la migliore riproduzione dei crimini del secolo scorso, con la decisione di prendersi a freddo un paese con il culto, spesso umiliato dalla storia, della propria sovranità, quale è l’ Ucraina, Wladimir Putin se lo sarebbe probabilmente accaparrato. Difficile addirittura fare una graduatoria dell’orrore

La Consulta si apre, e parla con tutti gli italiani.Da qualche giorno, l’opinione pubblica sente parlare il presidente della corte costituzionale, e ancor più ne sente parlare, su giornali e tv. Due novità, specie la seconda, non da poco. Se c’erano state nel tempo aperture della Consulta verso l’esterno, queste non erano mai indirizzate, come oggi, alla pubblica opinione, quanto

Giudicare la candidatura di Berlusconi con il metro della Costituzione . Nella corsa verso il Quirinale si fronteggiano due tendenze , che rimandano a due tipologie di candidati . La prima, popolata di soggetti “nascosti”, nel curioso timore di essere scoperti; l’altra, esibita platealmente, riconducibile al candidato Silvio Berlusconi . Bollato come “divisivo, non lo e’ a priori più degli

Riflettiamo un po’ sul parlamento. Potrebbe essere utile, in una giornata di fine d’anno, riflettere su alcune polemiche e controversie che hanno attraversato le camere in questi ultimi tempi, sull’esaurimento delle capacità decidenti degli organi parlamentari, legislative e non ; su una serie di luoghi comuni che trasformano i parlamentari , deputati e senatori, in spettatori passivi , marionette di una

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