Persiani bene nei sondaggi. Ma mancano i rivali

MASSA – A un anno dal voto per le amministrative Confimpresa ha affidato alla società Noto una prima analisi per misurare il ’sentimento’ dei cittadini.

Il sindaco Francesco Persiani viaggia forte nei sondaggi. Un rivale difficile da battere perché il suo operato sarebbe apprezzato anche da chi poi alla fine non lo voterebbe per ‘partito preso’, e questa al momento è la principale debolezza su cui devono fare leva gli oppositori che intendono candidarsi alle elezioni nel 2023.

E’ quel che emerge dal primo sondaggio che Confimpresa Massa Carrara ha affidato alla società Noto Sondaggi, conosciuta a livello nazionale per i suoi rilievi statistici che più volte sono stati trasmessi nei principali programmi nazionali, come Porta a Porta. Un sondaggio che ha provato a misurare il ‘sentiment’ dei cittadini a livello politico, in vista delle amministrative del prossimo anno, prima tappa di un percorso di analisi del territorio che, come assicura il presidente di Confimpresa Daniele Tarantino, andrà ad affrontare i problemi più sentiti dalla città. «Sono quelli – spiega Tarantino – che gli abitanti hanno a cuore. Ci siamo rivolti a uno dei più qualificati sondaggisti italiani al cui istituto abbiamo affidato un compito di ricerca qualitativa sui settori che interessano agli artigiani, imprenditori e commercianti: dalla sanità alla raccolta rifiuti, dalla viabilità alla vita nelle periferie, dalla movida alla sicurezza, dalle attrezzature sportive alla cultura. Partiamo da una sintesi politica che può solleticare l’interesse con alcuni nomi di possibili candidati che sono circolati in questo periodo».

Collegato a distanza il sondaggista Antonio Noto che ha quindi esaminato l’esito del sondaggio che ha coinvolto mille elettori di Massa. Al di là della qualità della vita percepita, il 67% dice che a Massa si vive bene, si va subito al sodo sulla valutazione del sindaco e della sua amministrazione. «Il sindaco Persiani è conosciuto al 74% dalla popolazione, non è un valore eccezionale ma ha comunque un livello di fiducia alto, il 56%. Soprattutto fra gli uomini, è apprezzato dal 62% – spiega Noto – mentre crolla al 50% fra le donne». Interessante il giudizio sull’operato: il 56% apprezza quanto fatto: un gradimento abbastanza trasversale che raggiunge il 36% fra quelli che erano stati elettori di Volpi e ben il 76% fra chi ha votato Mencarelli. Ed è qui che si innesta la battaglia politica: chi fra i possibili avversari oggi avrebbe più possibilità? Il sondaggio di Noto ha esaminato i nomi di Fabio Evangelisti, Carlo Manfredi, Corrado Panesi, Luana Mencarelli, Giancarlo Casotti e Cesare Ragaglini.

«Fra gli sfidanti emerge Evangelisti – rimarca Noto – che ha un grado di conoscenza del 63% e di fiducia pari al 45%. La fiducia viene chiesta però solo a chi sa chi sia il candidato».

Tutti gli altri hanno valori di conoscenza al di sotto del 40%. «Il sondaggio è una fotografia di oggi – ribadisce Noto – poi la campagna elettorale può cambiare tutte le carte in tavola, a un anno di distanza. Quel che emerge è che il sindaco comunque è forte, c’è un buon giudizio sull’amministrazione». «La situazione politica è chiara – conclude Tarantino – il sindaco è molto apprezzato.

Tocca quindi alla minoranza costruire un candidato alternativo altrimenti il risultato è abbastanza evidente» L’analisi commissionata a Noto Sondaggi esamina anche diversi scenari di voto mettendo in luce sempre e comunque un vantaggio netto di Persiani sugli altri candidati, con il solo Evangelisti che secondo l’analisi sarebbe capace di raggiungere il 39% e addirittura con qualche chance di vittoria al ballottaggio.

Da evidenziare comunque una possibilità di voto disgiunto in linea teorica molto alta, con passaggio dalla coalizione di centrosinistra al sindaco uscente almeno al 30%. Un caso a parte riguarda invece il Partito democratico che a oggi non ha un nome chiaro da esprimere: secondo il sondaggio il Pd a oggi ha un 12% di preferenze, a prescindere dal candidato.

Valore che ovviamente può salire di molto nel caso di una scelta forte. Se si guarda alle liste, il centrodestra da solo oggi potrebbe ottenere il 42,5% dei voti a fronte del 37,5% del centrosinistra e il 9% del Movimento 5 Stelle.

Francesco Scolaro © RIPRODUZIONE RISERVATA

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