VI PRESENTO #SEMOU

Ieri, quando ne ho scritto su Facebook, non avevo una sua foto a disposizione e l’avevo descritto come il “ragazzo della Tim” per far capire ai miei concittadini di chi stessi parlando.
Avevo anche sottolineato il suo volto simpatico e parlato del suo sorriso accattivante.
Qui, in più, ne voglio sottolineare la determinazione e la caparbietà: “Ce la faremo! Ce la possiamo fare”, ha più volte ripetuto ieri nella Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa.
Ad ascoltare la sua storia personale - quella di un bambino nato a Dakar, ma cresciuto poi fra le capanne di un villaggio dove non c’era nemmeno la sera le uniche luci accese erano quelle delle artigianali lampade a petrolio - venivano le lacrime agli occhi, ma sentirlo poi parlare del suo sogno di realizzare un impianto di desalinizzazione nel suo villaggio in Senegal, alla fine, ha aperto i cuori.
Semou Diouf Elhadji vive da anni a Massa dove ha saputo integrarsi e crearsi una vasta schiera di amici.
E con questi amici ha avviato un progetto per raccogliere i fondi necessari a portare l’acqua potabile agli amici e parenti rimasti a vivere a Mboul Soucka, che abbiamo potuto salutare grazie a un flebile collegamento via internet. 
Il progetto è stata presentato dall’ingegner Massimiliano Biselli, dopo l’introduzione di Galeano Fruzzetti e il saluto di Elisabetta Sordi, Vicepresidente della Provincia di Massa Carrara. 
L’obiettivo è ambizioso: avviare un’azione di crowdfunding per raccogliere a livello europeo e oltre i circa 150.000 euro necessari a realizzare il sogno di Semou.
Impossibile? No, hanno risposto i giovani coordinato da Dario Tonlorenzi e Marco Biselli che ne hanno illustrato le potenzialità nella loro relazione dal titolo: "Dal progetto alla sua finanziabilità: il crowd founding opportunità per i progetti umanitari/sociali e sostenibili".
Intanto, per chi volesse contribuire fin da subito, è stato aperto un c/c su Banca Etica intestato a Touba Touba IT15S0501802800000016820078