Casa di riposo “Gioacchino Ascoli”: soldi per i lavoratori, no! Ma per le consulenze si trovano

di Fabio Evangelisti 

Ancora una volta ci tocca tornare sulle vicende di “Casa Ascoli” dove non si perde occasione per far mostra di mala gestione e poca chiarezza sul come e il quando verranno saldati gli ingenti debiti verso CompassDi Vittorio.

Dal sito dell’Ascoli (e dalla stampa locale), si apprende che il Consiglio d’Amministrazione continua a rifuggire da quella che dovrebbe essere la sola ossessione:  cercare e trovare una soluzione ai debiti milionari che pesano sulla struttura dei Quercioli.

Dunque, oggi sappiamo che con la delibera n° 3 del 30 gennaio scorso, i nuovi (vecchi)  amministratori hanno dato affidato a un professionista un incarico di 15.000 (quindicimila) euro affinché  rediga una relazione sulle performance economico patrimoniali e finanziarie relative gli anni che vanno dal 2018 al 2022, oltre ad un’analisi dei servizi aziendali, dell’apparato organizzativo, immobiliare e mobiliare impiegato per la produzione e la predisposizione di un piano finanziario.

In buona sostanza, il Consiglio d’Amministrazione  chiede a un tecnico esterno: “Dimmi com’è il bilancio  del quadriennio 2018-22 e se le relative partite contabili sono state correttamente valutate. Poi, come sono state allocate le relative risorse finanziarie e, infine, vedi di redigere un piano finanziario”.

Ora, non ci sarebbe nulla di male se non fosse che il piano economico patrimoniale e finanziario di previsione (meglio noto come bilancio pluriennale) è prerogativa di stretta competenza del Direttore delle struttura (e dei Commissari e Vicecommissari straordinari che si sono succeduti nello medesimo periodo) e che tale piano avrebbe dovuto essere approvato anno per anno, in occasione dell’approvazione del bilancio di questa ASP(Azienda Servizi alla Persona) e di cui non vi è traccia, almeno sul sito internet della struttura, a partire dal 2018.

Con questa delibera viene quindi messa in discussione l’intera gestione dell’ASP dall’insediamento della Giunta Persiani in avanti.

Sembra strano, ma è così! Del resto, proprio ieri il sindaco in persona si lamentava dei ritardi dei lavori pubblici del suo stesso assessore al ramo.

Insomma, pare che il CdA voglia vederci chiaro e – in un certo qual modo – avere le spalle coperte qualora una qualche autorità volesse mettere il naso nei conti della casa di riposo.

Manco fosse il giorno di insediamento dell’Amministrazione Persiani che, non sapendo bene cosa sia successo in precedenza, voglia far chiarezza avviando quella che i tecnici chiamano una due diligence.

Nessun cenno, nemmeno per errore, di quello che potrebbe essere la redazione di un piano finanziario volto al risanamento del debito o alla possibilità di poter pagare cooperative e lavoratori: nulla di nulla!

Una volta di più si disattendono gli impegni con infermieri e ausiliari mentre si elargiscono consulenze.

Sarebbe altresì interessante capire il metodo (fiduciario?) di scelta del professionista, delle cui competenze non abbiamo dubbi, dato che sul sito non c’è traccia alcuna di avviso pubblico.

Ribadiamo: la prerogativa tecnica (e relativa responsabilità) di redazione del piano economico e finanziario, secondo quanto previsto dalla legge regionale istitutiva delle ASP, spetta al Direttore della struttura e non a un consulente esterno.

Concludendo, vorremmo sapere: cos’ha fatto fino ad oggi chi da Settembre guida quella struttura? Come mai l’Amministrazione comunale ha acconsentito a una consulenza di analisi del recente passato? Si teme qualcosa o è successo qualcosa? Oppure siamo all’ennesimo tentativo, more solito, di scaricare la colpa su di quelli di prima?

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