E con oggi chiude la camera di commercio

E CON OGGI ‘CHIUDE’ LA CAMERA DI COMMERCIO

di Fabio Evangelisti

Dino Sodini conclude il suo incarico di Presidente (prima) e di Commissario (poi) della Camera di Commercio Industria e Artigianato di Massa Carrara. E, con la fine del suo mandato, si ‘spegnerà’ anche l’insegna della bella e storica sede al numero 16 di piazza 2 Giugno, nel cuore della capitale del marmo.

Da oggi, infatti, dopo 160 anni, questa istituzione assumerà una diversa veste e verrà assorbita all’interno di una dimensione sovra-provinciale, con Lucca e Pisa. La cerimonia d’inaugurazione della nuova ‘struttura’ è prevista per il pomeriggio, intorno alle 16, quando al Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago, alla presenza di Eugenio Giani, Presidente della Regione Toscana, s’insedieranno anche i nuovi organismi dirigenti del nuovo Ente camerale.

Un ringraziamento è dovuto a Dino (insieme a tutti i suoi collaboratori e ai dipendenti) per il pregevole lavoro svolto negli ultimi otto anni e, soprattutto, per l’impegno profuso nella difesa di questo presidio a livello locale. 

Tuttavia, inutile rammaricarsi per una riforma che ha seguito criteri di razionalizzazione  modernizzazione che hanno interessato anche altre realtà: dalla Asl alle associazioni datoriali e alle rappresentanze dei lavoratori. 

Insieme, semmai, dobbiamo vigilare affinché tale scelta legislativa non determini una ulteriore marginalizzazione della nostra provincia e del suo tessuto logistico e produttivo.

Detto ciò, ieri ho seguito con interesse l’ultima presentazione del Rapporto Economia Massa Carrara 2022 proposto dall’Istituto di Studi e Ricerche, l’azienda speciale nata proprio in seno alla Camera di Commercio per studiare i fenomeni economici e sociali del nostro territorio. 

Rispetto ad anni precedenti, pare di poter dire che stavolta ci sono più luci che ombre. Queste ultime riguardano soprattutto il commercio che non riesce a invertire il trend negativo accentuatosi in questi anni di pandemia. In dieci anni si sono abbassate le saracinesche di ben 500 attività commerciali fisse e circa  il 40% degli esercenti dichiara di voler cedere a breve la propria attività. 

In ripresa il turismo (una voce concentrata per il 75% su Massa e la sua Marina) dopo la debacle del 2020. 

Con la pandemia sono ‘esplose’ le imprese digitali (438 aziende e 1.250 addetti) che collocano la nostra provincia nella parte  superiore della classifica nazionale. 

Cala la popolazione residente (188.395 abitanti al 31 dicembre 2021), ma torna positivo il saldo fra imprese (soprattutto artigiane) nate e cessate dopo il tragico biennio appena trascorso. 

Si registra una fortissima ripresa delle esportazioni e un rimbalzo di tutti i settori produttivi (dal lapideo alla metalmeccanica). Le incertezze sono legate al conflitto in Ucraina che mette a rischio la completa ripresa delle attività economiche nei prossimi mesi e anni. 

Sempre altissimo l’export di blocchi. La quota del 50% di blocchi estratti lavorati localmente resta una chimera e, in qualche modo, anche una sconfitta politica.

‘Vola’ il porto con un incremento di oltre il 30% della movimentazione delle merci. Aumentano i risparmi e cresce il credito e gli investimenti produttivi e in sostenibilità ambientale. Soffre l’occupazione, ma non quella industriale che torna a crescere insieme alla produzione. 

Per chi avesse voglia di approfondire, rivolgersi a Daniele Mocchi e Massimo Marcesini, gli ottimi ricercatori dell’IRS

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