IL GENERALE (FERR)AGOSTO

di Fabio Evangelisti!
Una volta c’era il Generale Inverno, espressione che nacque quando il maresciallo Ney affermò che l’Armata di Napoleone – in occasione della campagna di Russia del 1812 – era stata sconfitta più dalla fame e dal clima che dalle armi dell’esercito zarista.

Poi venne il Generale Agosto a indicare l’abitudine esclusivamente italiana delle ferie concentrate tutte in un mese. Era l’epoca delle grandi fabbriche e la loro chiusura estiva coincideva con l’esodo: il ritorno al Sud degli operai emigrati. 

Tutto si fermava: fabbriche e uffici chiudevano e anche i Palazzi della politica si svuotavano e deputati e senatori andavano in ferie. Tutti in vacanza, salvo chi doveva allestire le feste de L’Unità, de L’Avanti, dell’Amicizia e dell’Edera o partecipare agli eventi e ai dibattiti.

Poi, anni di nulla, finché non è arrivato il Papeete e le nostre estati son tornate ad animarsi con spettacoli non proprio fra i più edificanti e la Politica (non so se è davvero il caso di utilizzare la P maiuscola) è tornata prepotentemente sulla scena, sconfiggendo ogni generale.

Quest’anno, addirittura, i simboli al Viminale si presentano a cavallo di Ferragosto e nelle stesse ore si convocano le Direzioni nazionali dei partiti per licenziare le liste elettorali che dovranno esser presentate entro il prossimo fine settimana.

Già ne abbiamo viste delle belle in avvio di campagna elettorale (alleanze che son durate neanche una settimana e grafici che si sono sbizzarriti nell’accostamento dei simboli) e altre ancora ne vedremo verso il 25 settembre, con il risultato – temo – che ancor meno gente avrà voglia di andare a votare mentre saremo tutti coinvolti in un tourbillon di promesse che andranno da più dentiere per tutti a una flat tax che dal 15% scenderà presto al 10% e con l’iva che sparirà da tutti i prodotti di prima necessità.

E molti (nel centrosinistra) si ritroveranno, alla vigilia del voto, di fronte al più classico dei dilemmi: che fare?

Si accettano consigli.

Nel frattempo, non semplici ma straordinari auguri di buon Ferragosto, che possano arrivare fino a Natale.

Riposatevi soprattutto! Al mare, in montagna o al fiume. E mi raccomando: non litigate in famiglia e occhio ai gavettoni, se andate in spiaggia.

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