Evangelisti si candida
Massa. Il Tirreno.
Sono passate da poco le 17 e la Sala della Resistenza è gremita. È fissata la prima delle due presentazione del libro “Comizi(o) d’amore” dell’ex onorevole Fabio Evangelisti, ma chi è in quella sala sa che si tratta di qualcosa di diverso da una discussione letteraria. E bastano poche decine di minuti per averne la conferma. Sì perché, alla presenza del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti (Pd) e del sindaco Francesco Persiani (in quota Lega), Fabio Evangelisti ufficializza la sua candidatura, nell’area del centrosinistra, alle amministrative del 2023. Cultura e politica Cultura e politica in un evento che segna il dibattito pubblico cittadino e pure la campagna elettorale. Ad organizzarlo e moderarlo, il dibattito, sono Alessandra Morandi e Andrea Sirgiovanni di Innova e unico assente Riccardo Ricciardi, impedito da impegni istituzionali. Da Algarve a Massa, il diario di Evangelisti prende le mosse dalla sua esperienza, conclusa, di cittadino portoghese, per tornare a pieno diritto come cittadino massese pronto a prenderne le redini alle prossime elezioni. L’apertura è stata data al Presidente Lorenzetti, il quale ha voluto precisare il suo ruolo di “padrone di casa”. Presente quindi come istituzione e non come uomo del Pd sottolineando quanto la sala del Ducale sia sempre stato a disposizione di tutti, a prescindere dal proprio credo politico: «Gli scontri politici devono sempre mantenere il rispetto istituzionale. Non presentarsi a un confronto è da codardi e chi è assente ha sempre torto. Io sono venuto qui volentieri per il ruolo che ricopro, il Presidente di tutta la Provincia aperto al dialogo». Prosegue poi con la descrizione minuziosa di chi ha letto attentamente il libro, quasi ad anticipare gli interventi seguenti: «Voglio sottolineare di questo uomo la passione politica, le acute riflessioni di politico, gli affetti di uomo e padre, in pratica un uomo che ha ancora tanto da dare. Sottolineo questo passo del libro che caratterizza Fabio: io non appartengo a un gregge, sono quello che volevo essere e non è ancora finita. Non so se la sua candidatura poi diventerà ufficiale, ma c’è bisogno di voglia di mettersi in gioco e in questo mi rivolgo ai giovani, da loro deve scaturire la stessa passione civile, e ammiro Fabio quando dice che la politica gli ha dato tanto e se può vorrebbe ridare qualcosa indietro, non è da tutti. Spero sia apprezzato perché chi si impegna va incoraggiato e non ammazzato, questo è un errore da qualunque parte politica lo si legga». «Non sono Letizia Moratti» Rapida e secca l’aggiunta di Evangelisti a questa frase, fatta a conclusione del dibattito: «Io non sono Letizia Moratti, il mio Dna è altro. Si parla sempre di presentare contenuti e programmi, nel mio libro ci sono entrambi e dico quindi “confrontiamoci”, vorrei sapere chi ad oggi ha presentato qualcosa. Io sono aperto e trasparente, e mi offro, pronto a cedere il passo a chi abbia competenza e passione per portare avanti le mie istanze che sono quelle di tutti. Mi rivolgo a Persiani dicendogli che il problema non sono gli avversari, ma i nemici che abbiamo in casa. Di questo libro dico che ha una grande ambizione politica riassunta in 4 parole: Ricomposizione del campo progressista. Punto». Più soft la replica fatta all’intervento del sindaco, il quale non ha risparmiato la sua amarezza una volta lette le parti del libro che lo hanno chiamato in causa. Le parole del sindaco Utilizzando la linea dell’ironia per controbattere le critiche e accuse che, ammette, «non ho letto con piacere», ha iniziato ringraziando Evangelisti dell’invito: «Mi sento come un tacchino invitato il Giorno del Ringraziamento, e ringrazio Fabio perché dal suo diario si vede che sono stato molto presente nei suoi pensieri anche in Portogallo». Continuando afferma, rifacendosi al titolo: «Mi sembra più che si parli di comizio che di amore. Se Evangelisti confermerà la sua decisione di candidarsi, mi confronterò volentieri con lui sui temi. Nel suo libro giustamente ha parlato molto di sé, criticando la mia amministrazione e proponendo al termine un programma per Massa a mio avviso un po’ troppo vago. Mi prendo quindi il tempo di controbattere, presumo lo spazio concessomi serva a questo, e consiglio comunque la lettura del libro perché il ricavato andrà in beneficenza (alla Misericordia n.d.r.)». L’intervento del sindaco è proseguito con un sapore elettorale, elencando tutti i finanziamenti che l’amministrazione è riuscita a intercettare per il restauro del palazzo Bourdillon, ex-mercato Cat, il recupero della Colonia Ugo Pisa, la Casa della Salute e inoltre tutti gli interventi di decoro, di emergenza abitativa, di bonifica, apertura del Guglielmi ad oggi compiuti dall’amministrazione. «Ci sono nodi che si sono avviluppati in 30 anni e difficili da sciogliere in una legislatura. Se sarai eletto, spero Fabio ti batterai con forza come ho fatto io più volte, come ad esempio ora tutti i giorni per il cantiere della ex-Torino». La replica finale Evangelisti ha replicato al termine che rispetta le opinioni differenti e lo ringrazia per l’intervento: «Io esprimo valutazioni su molti punti, nessuno mi può impedire di avere una visione o avanzare delle critiche». Lo rassicura poi concludendo che comunque lui sarebbe «il secondo migliore sindaco che Massa potrebbe avere in futuro», lasciando il resto all’intuizione del pubblico. Tecnico e sofisticato l’intervento della Cannoni su Fabio come autore e di Dina dell’Ertole (Italia Viva) che ha considerato il libro come un vero e proprio manifesto politico: «è un bell’atto metterti a disposizione per la tua città, vediamo dopo il punto cosa ci sarà». © RIPRODUZIONE RISERVATA