Fabio Evanglisti si candida: “A disposizione della città”

Massa. Il Tirreno.
Certo non è un’uscita improvvisa – che i motori fossero accesi era evidente e da parecchio – è però un gioco d’anticipo. Se il centrosinistra fatica a trovare la quadra e un nome – uno solo – intorno a cui catalizzare risorse ed energia, non ce l’ha, lui, Fabio Evangelisti, fa il primo passo. E di nomi gioca il suo. Come a dire: io ci sono e sono pronto alla partita, chi vuole si unisca. Una fuga in avanti e adesso spetta agli altri – al Pd in primis – dire se ci stanno. Lui non solo si candida, ma si ritaglia pure un ruolo ambizioso, quello di promotore di una ritrovata unità: “Ricomporre il campo progressista”. Perché è lì che lui sta – e lo ribadisce – nel centro sinistra, non è mica – per mutuare una sua frase – come Letizia Moratti.Chi scopre le carte ha un vantaggio e tiene il gioco, adesso sta agli altri la prossima mossa. Al Pd e alle forze di sinistra decidere se sostenere Evangelisti. Sinistra Civica ecologista è presente in Sala della Resistenza ieri e dove stia è già chiaro. Del resto Carlo Paolini non aveva lasciato adito a dubbi: «Non servono le primarie per scegliere il candidato sindaco come propone il Pd – scriveva – ma una intesa politica convinta sul candidato che deve rappresentare la coalizione». E un candidato si è fatto avanti. I prossimi giorni saranno determinanti per capire se a guidare il tavolo del centrosinistra sarà Fabio Evangelisti o se nel centrosinistra si aprirà una spaccatura, con nomi alternativi o con l’opzione primarie. Senza dubbio, ad ora, la spaccatura permane nel centrodestra, con Francesco Persiani sostenuto dai Civici e dalla Lega e Marco Guidi, nome di Fratelli di Italia. Se i Civici Apuani, dopo avere riconosciuto il valore delle politiche culturali dell’amministrazione Persiani, con una nota confermano anche il buon lavoro nell’edilizia sociale, Fratelli di Italia è salda nel sostegno a Marco Guidi. Da una parte e dall’altra la sfida è l’unità perché c’è la consapevolezza che la divisione scopre il fianco. E Carrara ne è stata la conferma con un centrodestra diviso e sconfitto. Centrodestra e centrosinistra hanno di fronte un lavoro di ricomposizione. Che parte senza dubbio dalla scelta del nome perché, se tanto si parla di programmi, è il nome che unisce o divide. Così è naturale ieri guardarsi intorno per la lista presenti/assenti. L’equazione presente uguale supporter di Evangelisti non si può fare, non ancora. Ma esserci qualcosa significa. C’è Lorenzetti, in veste istituzionale di Presidente della Provincia, e non di uomo del Pd, ma c’è. C’è Carlo Paolini di Sinistra Civica Ecologista e Dina Dell’Ertole (Italia Viva). Non c’è Riccardo Ricciardi, onorevole dei 5 Stelle. Per impegni istituzionali, ma l’assenza si nota. Perchè anche ai 5 Stelle – si capisce bene – si punta per un’alleanza più ampia possibile. Chiara Sillicani © RIPRODUZIONE RISERVATA

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