EVITARE IL BIS DELLA DESTRA A MASSA
Non sono un iscritto al Pd, ma faccio fatica a trovare in giro una comunità politica dove si discuta di più, si cerchi l’approfondimento, ci s’interroghi, si litighi e ci si divida e ricomponga.
Di certo non è il partito ideale, pur tuttavia un soggetto che merita rispetto, considerazione e le cui dinamiche vanno seguite con attenzione.
In questi giorni si discute molto di quelli che sono o saranno i candidati alla leadership nelle Primarie (aperte anche ai non iscritti) fissate per il 19 febbraio: Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Matteo Ricci e Paola De Micheli, i primi nomi scesi in pista.
Com’è evidente, ogni nome si porta dietro una storia e una visione strategica e sarà interprete di una chiara impostazione politico-programmatica.
Prima di quella data, tra il 20 e il 22 gennaio si terrà l’assemblea costituente.
Quindi gli iscritti sceglieranno quali saranno i due candidati che andranno alle primarie-ballottaggio di febbraio.
Intanto, è al lavoro un comitato di saggi per ‘riscrivere’ la Carta dei Valori del Pd, giudicata da alcuni superata e fin troppo liberista.
Qui non entro nel merito della questione, ma è evidente che i tempi del congresso Pd finiscono per avere un riverbero nelle decisioni che quel partito è chiamato ad assumere a livello locale, in vista delle Amministrative che si terranno verosimilmente a Maggio.
Anche a Massa ci si misura con il calendario e si notano le difficoltà a fare sintesi, ci sono abbandoni e tensioni forti in vista dei congressi di circolo e dei livelli comunali e provinciali.
Che fare, dunque? Occorre pazienza e la voglia di continuare a confrontarci, sapendo che la democrazia è un insieme di regole, il rispetto delle stesse e la tutela delle minoranze. E noi tutti siamo stati, siamo o saremo un giorno minoranza.
Sottolineo un aspetto: Elly Schlein, che si candida alla guida del Pd, NON è iscritta a quel partito.
Un’apertura (in seguito ad una modifica statutaria) tutt’altro che bizzarra.
È il chiaro segno che si cerca di aprire una fase nuova e che il processo ri-costituente della principale forza del Centrosinistra è teso ad allargare i propri confini e i propri orizzonti.
E ciò deve indurre ciascun sincero democratico e progressista a non restare indifferente e, anzi, raccogliere questa sfida per dare slancio, dopo la clamorosa sconfitta del 25 settembre, a una nuova stagione politica.
Nella nostra città, come nel resto del Paese, il quadro s’è frantumato.
C’è un’area progressista e riformista, che va oltre il Pd, quindi decisamente più ampia (socialisti, repubblicani, verdi, radicali, sinistra diffusa, ma anche soggetti nuovi e ‘incompatibili’ come Azione, Italia Viva e M5S, insomma quel che manca per arrivare dal 20 al 51%) e potenzialmente maggioritaria.
È quella più formata, strutturata o sensibile più ai problemi e ai progetti che agli schieramenti e che va convinta con un’offerta politica e amministrativa adeguata ai tempi e ai territori.
Con un occhio a Roma, dove a Palazzo Chigi siede la Meloni, e uno al Palazzo di via Porta Fabbrica 1, per il quale sarebbe bene evitare il bis della destra
CLAUDIO MAZZOCCOLI
In bocca al lupo Fabio per le Amministrative.
Claudio
Fabio Evangelisti
Grazie Claudio! Un abbraccio e a presto rivederci… 💪