Così i dittatori moderni sfruttano la debolezza delle democrazie
Le dittature possono ringraziare le debolezze delle democrazie. Se esistesse, nella macabra fantasia di qualcuno, un riconoscimento per la migliore riproduzione dei crimini del secolo scorso, con la decisione di prendersi a freddo un paese con il culto, spesso umiliato dalla storia, della propria sovranità, quale è l’ Ucraina, Wladimir Putin se lo sarebbe probabilmente accaparrato. Difficile addirittura fare una graduatoria dell’orrore
LA RUSSIA INVADE L’UCRAINA. ADESSO È GUERRA
di Fabio Evangelisti Non riesco a trovarle, le parole.Da quando mi son svegliato, oggi è il 24 febbraio, nemmeno riesco a staccarmi dal televisore.Guardo, ma non vedo.Ascolto, ma non mi arriva che il vuoto rumore delle parole.Tutti che parlano, parlano, ma nessuno che sappia quale sia realmente la situazione in Ucraina, nessuno che sia in grado di fornire una qualsiasi notizia
Se la consulta decide di parlare con tutti gli italiani
La Consulta si apre, e parla con tutti gli italiani.Da qualche giorno, l’opinione pubblica sente parlare il presidente della corte costituzionale, e ancor più ne sente parlare, su giornali e tv. Due novità, specie la seconda, non da poco. Se c’erano state nel tempo aperture della Consulta verso l’esterno, queste non erano mai indirizzate, come oggi, alla pubblica opinione, quanto
LA CRISI UCRAINA E IL RUOLO SOSPESO DELL’EUROPA
Lettera da Bruxelles Lo abbiamo già scritto: qualunque sarà l’esito della crisi, per la società ucraina la questione cruciale è la prospettiva di adesione all’Unione Europea, più che quella alla NATO. Il ruolo di Bruxelles è quindi in buona parte sospeso, rimandato a quando i cannoni lasceranno il palcoscenico, e nel frattempo l’Europa assiste sconcertata alle mosse degli uni e degli
UNA LUNGA STORIA D’AMORE A VILLA MASSONI
Il professor Mauro Mergoni, un caro e (non troppo) vecchio amico nei giorni scorsi ha pubblicato una testimonianza che oggi desidero condividere con tutti i miei amici di Fb e, soprattutto, con quanti hanno letto o hanno intenzione di leggere “La bambina di Villa Massoni”. Si tratta del racconto che Françoise Ribeyrolles, moglie di Gert Marcus e madre di Aurelia Marcus,
L’intramontabile epopea dei bauli: un libro e un catalogo online sui cento e uno bauli di Vuitton
Tra sogni e nomadismo di lusso, i bauli sono feticci da trasmigratore che non passano mai di moda. Seguitemi in questo viaggio nel nomadismo di alta gamma. di Niccolò Rinaldiby Rewriters Il viaggiatore, e ancora meglio il nomade, sa bene che tutto quello che davvero occorre in una vita dovrebbe essere contenuto in un baule – quegli abiti, libri, oggetti irrinunciabili e
La partita del Quirinale e la relazione tra politica e burocrazia
C’è stata anche questa, nella convulsa partita del Quirinale, non oscurata dal lieto fine : una nuova prova della difficile partita tra politica e burocrazia. La politica ama rovesciare le proprie responsabilità sulla burocrazia ( tutta, dai massimi dirigenti, ai “ furbetti del cartellino”), che non ha diritto di parola. Un gioco facile, per chi ne detta le regole di
L’Ucraina vuole un futuro europeo
Lettera da Bruxelles “Soft power” per eccellenza, l’Unione Europea sa poco di manovre militari, di dispiegamento di missili, di attività di spionaggio che certificherebbero imminenti invasioni. Bruxelles di queste cose preferirebbe proprio non doversene occupare, lasciandole alla NATO, alle diplomazie più esposte tra gli Stati Membri, al ritrovato alleato americano. Invece, quasi suo malgrado, l’UE, anche più della stessa Alleanza atlantica,
MASSA, TRA PRATO E CARRARA…
di Fabio Evangelisti Volete farvi una più compiuta idea sulla marginalità della nostra Provincia, “ribadita” dal patto recentemente siglato fra i Sindaci di Firenze, Lucca, Pisa e Livorno, in materia di infrastrutture?Bene, leggetevi il libro di Andrea Balestri per i tipi della Società Editrice Apuana da poco in libreria.Mi raccomando, però, non lasciatevi fuorviare dal titolo, perché il libro che l’associazione
Gli zoo umani: in Belgio la mostra sulle esposizioni coloniali di africani in gabbia
Era un viaggio che non saprei definire: una deportazione per fini culturali, uno spostamento per ragioni razziste, la più infelice delle tournée artistiche. Strappati ai loro villaggi, africani, ma anche polinesiani o eschimesi, venivano imbarcati dalle autorità coloniali alla volta dell’Europa e dell’America per finire esposti in recinti a loro dedicati. Spesso venivano prelevati interi nuclei familiari, perché quello che si